4v291o
Watched on Wednesday June 11, 2025.
]]>Beh da dove cominciare, se ne potrebbe parlare per 12 giorni circa, ma cercherò di essere breve, primo lungometraggio che recupero del grande Bi Gan, oltre il suo splendido corto Short Story, e sono rimasto veramente a bocca aperta. Bi Gan mette in scena con una maturità esemplare (è un'opera prima) un sogno ad occhi aperti, in bilico tra il ato e il presente, tra il dolore e il ricordo. Veniamo trasportati in un viaggio ipnotico che non segue una trama ma un ritmo interiore, fatto di quadri stupendi, suoni e presenze evanescenti. Bi Gan unisce un realismo quasi documentaristico e poesia con una regia ardita, culminando in una serie di piani sequenza virtuosi che sembrano disciogliere il tempo. Ogni volto, ogni strada, ogni oggetto inquadrato sembra portare addosso i segni di qualcosa che è già ato. Un’opera prima veramente sorprendente, che mi stordito e incantato allo stesso tempo, lasciando addosso una sensazione difficile da spiegare. Concludo dicendo che chi definiva Bi Gan il “Tarkovksy contemporaneo” non ha per niente tutti i torti.
]]>Watched on Tuesday June 10, 2025.
]]>Watched on Tuesday June 10, 2025.
]]>Watched on Monday June 9, 2025.
]]>Il film è bruttarello, ma dalla Steinfeld mi farei mordere volentieri
]]>Watched on Sunday June 8, 2025.
]]>Watched on Sunday June 8, 2025.
]]>Watched on Saturday June 7, 2025.
]]>- It's 106 miles to Chicago, we got a full tank of gas, half a pack of cigarettes, it's dark... and we're wearing sunglasses.
- Hit it.
[Extended version: 148 min]
]]>Watched on Friday June 6, 2025.
]]>Il montaggio Godardiano che incontra l'incomunicabilità di Antonioni per dare vita a qualcosa di unico, irripetibile, fuori da ogni spazio e tempo. Semplicemente uno dei film piú belli della storia del cinema, uno di quelli di cui forse è superfluo parlare, potrei continuare a rivederlo all’infinito. In una Hong Kong notturna e malinconica che vibra di vita, di solitudine e desiderio, due anime si sfiorano mentre il tempo si sgretola tra lattine scadute, occhiali da sole e messaggi mai letti. L’amore è attesa, corsa, silenzio. Wong Kar-wai riesce a riprendere con assoluta maestria la solitudine come una canzone che si ripete: cambia il ritmo, ma non il dolore. Ogni gesto è un addio mancato, ogni sguardo un ricordo in anticipo.
]]>If memories could be canned, would they also have expiry dates? If so, I hope they last for centuries.
Watched on Thursday June 5, 2025.
]]>Watched on Wednesday June 4, 2025.
]]>Watched on Wednesday June 4, 2025.
]]>John Ford + Technicolor = 💦
]]>Ennesimo capolavoro immane di Ford che continua man mano a farsi strada tra i miei registi preferiti, in questo caso dando vita ad un'opera di struggente bellezza che guarda ad un mondo ormai scomparso con uno sguardo lucido e rassegnato. La trama segue una famiglia gallese attraverso la voce narrante del figlio più giovane, Huw, e proprio insieme a lui assistiamo al lento cambiamento di un’intera comunità. Il villaggio, la miniera, la famiglia: tutto è filtrato dalla memoria, e ogni piccolo gesto quotidiano assume un peso universale. La regia è composta, limpida, riuscendo a cogliere con una naturalezza sconvolgente la poesia racchiusa nei piccoli dettagli: una stretta di mano, un abbraccio, un canto corale, uno sguardo tra padre e figlio. La fotografia in bianco e nero è semplicemente splendida, con contrasti netti e una luce che accarezza i volti, amplificando quel costante senso di nostalgia che permea l’intera pellicola. Il film alterna momenti intimi ad altri corali con una fluidità straordinaria, dando voce tanto al privato quanto al sociale, senza mai forzature. C’è malinconia, ma mai sentimentalismo; solo il lento svanire di qualcosa che non tornerà più.
]]>There is no fence nor hedge around time that is gone. You can go back and have what you like of it, if you can . So I can close my eyes on my valley as it is today, and it is gone, and I see it as it was when I was a boy.
Watched on Monday June 2, 2025.
]]>Watched on Monday June 2, 2025.
]]>Watched on Sunday June 1, 2025.
]]>Watched on Sunday June 1, 2025.
]]>Watched on Saturday May 31, 2025.
]]>Watched on Saturday May 31, 2025.
]]>Watched on Friday May 30, 2025.
]]>Watched on Friday May 30, 2025.
]]>Uscito nel '38 e fa piú ridere del 100% delle commedie che escono ora
]]>Watched on Thursday May 29, 2025.
]]>Watched on Wednesday May 28, 2025.
]]>Un film veramente disturbante, in cui Almodóvar decide di adottare uno stile più freddo e calcolato, insolito nel suo cinema, tuttavia riuscendo a mantenere costantentemente alta la tensione. Il film è un thriller psicologico che si muove tra melodramma e puro body horror Cronenberghiano, narrando un affascinante storia di vendetta e d'identità con toni quasi da incubo. Banderas offre un’interpretazione notevole nel ruolo dello scienziato ossessivo simil Frankenstein, e riesce a trasmettere inquietudine con pochi semplici gesti e uno sguardo gelido. La regia è elegante, quasi chirurgica, e gioca con gli spazi chiusi della villa amplificando così una costante sensazione di isolamento e oppressione. La fotografia è algida e contribuisce a costruire un’atmosfera che sembra quasi voler soffocare tutta l’emotività. Tuttavia forse, non tutto funziona con la stessa efficacia: alcuni snodi narrativi appaiono forzati, e alcuni aggi sembrano piegati più all’effetto sorpresa che alla coerenza narrativa. Resta a mio parere un’opera decisamente ben riuscita, che riesce a porre dei bei spunti di riflessione, disturbare in alcuni punti e lasciare il segno pur con qualche riserva.
]]>Watched on Tuesday May 27, 2025.
]]>Watched on Tuesday May 27, 2025.
]]>Watched on Monday May 26, 2025.
]]>Watched on Monday May 26, 2025.
]]>Watched on Sunday May 25, 2025.
]]>Un vero capostipite del genere noir, un film teso e cupissimo dall'inizio alla fine, dove ogni dialogo è carico di tensione e ad ogni azione corrisponde una conseguenza. Wilder, con la sua solita maestria, costruisce una storia di seduzione e crimine, dove tutto è dosato alla perfezione: sguardi, gesti, silenzi. Tra Walter e Phyllis, la figura archetipica della Femme Fatale, nasce un rapporto torbido, fatto di attrazione e convenienza, in cui l’avidità prende ben presto il sopravvento. Barbara Stanwyck nel ruolo di Phyllis è glaciale, tagliente, è conscia di ottenere tutto quello che vuole con un solo sguardo; MacMurray è perfetto nel ruolo dell’uomo comune che si lascia trascinare troppo oltre. Tuttavia il personaggio più interessante a mio parere è Keyes: l’occhio della verità, schietto e incorruttibile. La splendida fotografia in bianco e nero scolpisce ogni inquadratura con ombre nette e contrasti marcati, dando vita ad un’atmosfera opprimente, quasi claustrofobica. La regia di Wilder è asciutta, precisa, attenta alla geometria dei corpi nello spazio e capace di mantenere alta la tensione anche nei momenti più statici. La voce fuori campo accompagna la narrazione con un tono rassegnato, come se tutto fosse già scritto. Nonostante gli incalzanti colpi di scena, Wilder lavora per sottrazione, lasciando che siano i volti e gli sguardi a parlare per lui. Non ci sono eroi, né redenzione, solo persone che fanno scelte sbagliate e ne pagano il caro prezzo.
]]>Watched on Saturday May 24, 2025.
]]>Watched on Saturday May 24, 2025.
]]>Watched on Friday May 23, 2025.
]]>😠
]]>Watched on Friday May 23, 2025.
]]>Watched on Thursday May 22, 2025.
]]>De Palma firma un capolavoro assoluto, dando vita a un thriller/noir indimenticabile, curato in ogni singolo dettaglio e sorretto da una regia straordinaria. I movimenti di macchina sono fluidi, precisi, sempre al servizio della tensione narrativa, mentre il montaggio gestisce sapientemente i cambi di ritmo, intervallando momenti di apparente calma a improvvise esplosioni (seguendo i modelli del suo maestro Hitchcock). La fotografia lavora su contrasti netti, con luci calde che si scontrano con ombre opprimenti, dipingendo una New York in cui ogni possibilità di salvezza sembra man mano sparire. Al Pacino come suo solito è semplicemente maestoso, e domina la scena offrendo una delle sue migliori interpretazioni di sempre, senza andare sopra le righe, riesce a far emergere tutta la stanchezza e la lucidità di un personaggio che è consapevole di essere in bilico. Insieme a lui uno straordinario Sean Penn trasformato fisicamente in modo sorprendente è perfettamente calato in un ruolo instabile e grottesco. La voce narrante non sovrasta ma accompagna, dando forma ai pensieri di Carlito con chiarezza e malinconia. Nessuna retorica spicciola, nessuna redenzione: solo il tentativo sincero di un uomo di tirarsi fuori da un ambiente terrificante che non perdona, e piú cerca di farlo piú sprofonda nell’abisso che poi lo porterà ad un finale inevitabile. De Palma non cerca l’effetto facile, ma lavora per sottrazione, costruendo un’opera compatta, amara, coerente fino all’ultima inquadratura.
]]>Watched on Wednesday May 21, 2025.
]]>Watched on Wednesday May 21, 2025.
]]>Ennesimo capolavoro immane del genio assoluto Robert Altman, che ritrae magnificamente uno spaccato di America, mettendo in scena un mosaico di vite che si intrecciano, si ignorano o si feriscono, tutto con una naturalezza mirabile, con alle spalle una Los Angeles spogliata di fascino e mostrata nella sua realtá più cruda e disillusa. Altman osserva tutto con la macchina da presa distaccato ma mai freddo, quasi con una vena documentaristica, riuscendo ad orchestrare con maestria una marea di personaggi e situazioni differenti senza mai perdere coerenza narrativa. Il sonoro è un elemento fondamentale in questa pellicola: conversazioni che si sovrappongono, interruzioni, la voce che scivola tra pubblico e privato, tutto contribuisce a far emergere l’incapacità di comunicare e il disagio profondo di un’umanità frammentata. Nessuna catarsi, nessun grande evento risolutivo, tutte le storie restano aperte, come se il film proseguisse anche fuori campo, oltre i titoli di coda. Altman non giudica né assolve nessuno, ma ci invita a guardare in faccia la realtà così com’è, ed è qui che si racchiude la genialità di questo grandissimo artista.
]]>Watched on Monday May 19, 2025.
]]>Watched on Monday May 19, 2025.
]]>Watched on Sunday May 18, 2025.
]]>Interessantissima pellicola d’esordio di Duncan Jones, che seppur richiami esplicitamente a capolavori del ato come 2001, Solaris e Blade Runner, non si limita a ricalcarne i modelli, ma dimostra la sua audacia nel crearsi una propria identità. È un film che lavora di sottrazione, costruendo un racconto di fantascienza minimalista dove si respira un senso di isolamento e oppressione per tutta la durata della pellicola. La regia fa un uso frequente di inquadrature fisse e movimenti di macchina lenti, enfatizzando appunto una sensazione di stasi e prigionia. La fotografia gioca con contrasti netti tra luci artificiali e zone d’ombra, con dei toni freddi, portandoci in una dimensione claustrofobica, mentre la scenografia è sobria ed essenziale. Il sonoro, ben curato e dosato, accompagna il disorientamento interiore di Sam toccando punte d’inquietudine senza però mai esagerare. Un’opera che pone tanti spunti di riflessione e ci interroga sull’idea di identità come qualcosa di unico e ben definito, lasciando spazio al dubbio, alla riflessione.
]]>Malick dà vita a un film straordinario, che definire solo film di guerra sarebbe riduttivo, esistenzialista fino al midollo, che a mio parere, il maestro Tarkovsky avrebbe amato se avesse visto. Attraverso un uso costante della voce narrante, immerge lo spettatore nei pensieri dei personaggi, in un flusso di coscienza meditativo, riflettendo sulla natura dell’essere umano e sull’etica della guerra e le sue implicazioni più profonde. La fotografia restituisce con una sensibilità meravigliosa la convivenza tra bellezza e orrore: la luce naturale attraversa le foglie e si posa sui corpi come una benedizione, mentre la macchina da presa si sofferma sui dettagli: una foglia, un volto, un animale, enfatizzando il contrasto tra la bellezza e la quiete eterea della natura e la brutalità e la distruzione della guerra. La macchina da presa si muove lenta, spesso a livello del terreno, come se cercasse nel caos il respiro invisibile del mondo. Malick non mette in scena la guerra per descriverla, ma per metterci di fronte al suo vuoto, al suo non senso. Il cinema diviene mezzo per guardare in faccia e essere consapevoli di quella contraddizione: l’uomo che distrugge, mentre intorno tutto continua a vivere, indifferente.
]]>My personal classification of Burton's filmography.
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]]>My personal classification of Peele's filmography.
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- In this list i refer to movies released theatrically in Italy in 2025.
- This ranking is purely personal, and may vary after some rewatches of the movies in the list.
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]]>My personal favorite movies released in the 1940s
]]>Since four favorite movies are way too few, this is a list with more of my favorite movies, please note that:
- They are ranked in chronological order.
- Some may change over time.
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]]>Please note that:
- In this list i refer to movies released theatrically in Italy in 2024.
- This ranking is purely personal, and may vary after some rewatches of the movies in the list.
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